1. La risalita da Chamonix avviene dal piazzale a sud, dove parte la funivia dell'Aiguille du Midi; c'è un buon parcheggio, ma è conveniente arrivare presto (cfr. consigli utili) per la notevole affluenza, in particolare in occasione di festività e dei week-end.
Le salite sono numerate e all'atto dell'acquisto del biglietto viene assegnato il numero della funivia che si deve prendere. Il numero della risalita corrente viene evidenziato da un pannello presente sull'ingresso della funivia.
Il tempo totale di risalita è di circa 45 minuti su due tronconi di funivia, parte da una altezza di 1042m di Chamonix, per arrivare al primo troncone al Plan de l'Aiguille a 2300m ed infine a 3800m all'arrivo del secondo ed ultimo troncone.
Chi poi volesse, può anche prendere l'ascensore scavato all'interno della roccia, di circa 42m per arrivare alla sommità della terrazza superiore a 3842m.
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vista crinale Aiguille du Midi dalla funivia | vista piazzale partenza traversata dalla funivia |


Dopo una galleria scavata nel ghiaccio, che termina ad una terrazza belvedere, inizia la discesa verso il pianoro dove ci si mette gli sci. Questa si svolge su un crinale che da un lato guarda su Chamonix, dall'altro sulla vallata iniziale della traversata e verso il Colle del Gigante. Il sentiero è in cresta ed offre un ottimo spunto panoramico, oltre che un buon ricordo adrenalinico sia per i dislivelli che si possono osservare sia per la vista stupenda sul gruppo del Monte Bianco.
3 - Canalone Iniziale
La prima parte della discesa a partire dall'Aiguille du Midi, si presenta come un vasto canalone, con una media ripida pendenza iniziale, via via degradante verso un panoramico e lungo falsopiano.
Si possono osservare in questa area, oltre alla bella Aiguille du Midi, anche il Mont Blanc du Tacul, i Dru, il Dente del Gigante e il famoso pilone sospeso della funivia di collegamento fra Courmayeur e Chamonix, che consente anche ai non sciatori la possibilità di poter godere di questo fantastico panorama.
4 - Vallée Blanche parte1Alla fine del vallone iniziale ci si immette nella Vallée Blanche, che si presenta come un larghissimo pendio, molto bello anche dal punto di vista sciistico.
Di qui si può cominciare ad ammirare l'enormità dell'ambiente, e si vedono da media distanza anche i grandi crepacci della parte iniziale del ghiacciaio.
Le montagne appaiono sempre più maestose, come il Grand Capucin e la Tour Ronde sembrano un enorme manifesto a sfondo della discesa, col Dente del Gigante leggermente a lato, mentre il Monte Bianco giganteggia sul fianco della discesa.
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I grandi crepacci centrali della Vallée Blanche sono vicinissimi, ma per gran parte del tratto evidenziato l'ampiezza della pista sciabile è ancora molto grande, ed il pendio è gradevole.
A questo punto della gita si è totalmente immersi nel gruppo del Monte Bianco e nel Glacier du Geant.
Si vedono bene, fra le altre, le Grandes Jorasses, il Grand Capucin ed il Dente del Gigante.
Man mano che si prosegue i crepacci si cominciano a trasformare in seracchi e sono sempre più vicini.
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E' senza dubbio uno dei punti più spettacolari, si ha qui la possibilità di attraversare la parte seraccata del ghiacciaio.
I seracchi si potranno ammirare dal loro stesso bordo, si attraverseranno in alcuni punti anche dei crepacci, passando su ponti di neve dai quali si potrà anche vedere la loro profondità ... adrenalinico e meraviglioso.
In questo tratto occorrerà moderare la propria andatura sugli sci per potere effettuare virate anche strette, e destreggiarsi fra i vari seracchi nella parte più stretta del percorso della traversata, per una lunghezza di circa 2-3 chilometri.
Al termine della Seraccata del Requin, il tracciato prevede una deviazione verso destra, con un falsopiano abbastanza ampio chiamato "Salle a Manger" perchè posto di sosta oramai tradizionale scelto da anni (e curiosità ... è presente anche su Tripadvisor, il noto sito di recensioni di posti di ristoro!).
Nel caso vi vogliate fermare qui per rifocillarvi e riposarvi, fate molta attenzione, in quanto questo bel falsopiano è difatto il cambio di pendenza verso il mammellone dei crepacci antecedenti la Mer de Glace, molto profondi e pericolosi, e lo stesso falsopiano in cui si fermano in molti ha già dei crepacci in formazione per il movimento dorsale appena a valle ... quindi, il posto è bello per la sosta, molto panoramico in quanto a monte c'è una vista scenica fantastica sulla Seraccata del Requin, ma ... non toglietevi gli sci!
Il Rifugio del Requin è situato al termine della seraccata del Requin, al confine fra la Vallée Blanche e la Mér de Glace, ad una altezza di 2516m slm.
La sua posizione si presta per una sosta durante la traversata, un boccone ed un buon bicchier di vino rigenerano e ridanno energie, ma anche ad ammirare la maestosità dell'ambiente, così come lascia rivedere il percorso appena terminato della seraccata del Requin.
La sua terrazza (cfr foto sotto), esposta sul ghiacciaio, offre una splendida panoramica sulla parte terminale della Vallée Blanche, Salle a Manger e la Mér de Glace.
Si può ammirare l'Aiguille Verte ed in lontananza la bella parete granitica dell'Aiguille du Dru.
7 - La Mér de Glace
Letteralmente significa "Il mare di ghiaccio", ed infatti in questo tratto della traversata si percorre un lungo falsopiano di bassa pendenza.Inizia a valle della Seraccata del Requin, dopo Salle a Manger e dopo un grosso mammellone con i grossi crepacci terminali della Vallée Blanche, è davvero un mare di ghiaccio, sciisticamente parlando poco impegnativo, che si percorre, tranne alcuni brevi tratti, con lunghi attraversamenti in massima pendenza a bassa velocità, ma con bellissime immagini a 360 gradi.
A poco meno di metà della Mer de Glace si apre verso la destra una vallata laterale da cui si può vedere l'Aiguille Verte da vicino e Aiguille du Dru.
Quest'ultima è una delle più note montagne per gli alpinisti, ed ha delle bellissime pareti verticali di granito che la hanno resa famosa, mi ricordo ancora i racconti di mio padre quando mi aveva narrato della sua nottata in parete a -20°C assieme ai suoi amici inseparabili di cordata.
Nella parte finale si scia fra i seracchi oramai convertiti in grossi ammassi di ghiaccio che costringono nel loro continuo lento movimento a scegliere di anno in anno tracciati di discesa differenti.
Di tanto in tanto si incontrano dei brevi cambi di pendenza nei quali si rigenerano seracchi ed alcun piccolo crepaccio. Qui ultimamente (da circa il 2005-2006), si sono formati dei laghetti di scioglimento glaciale, che evidenziano il tristemente noto cambiamento di clima ed il riscaldamento del pianeta.
Prima di arrivare al termine della Mer de Glace, che finisce la sua lenta marcia verso valle in una vallata laterale di Chamonix, si deve scegliere la strada per ritornare a valle, che può essere tramite il Trenino di Montenvers (consigliato soprattutto l'esperienza ma anche per la comodità) o a piedi.
Dapprima si incontra sulla sinistra il percorso per arrivare al treno, c'è un piccolo piazzale in cui si tolgono gli sci e possibilmente anche gli scarponi (se abbiamo avuto cura di mettere delle scarpe da camminare nello zaino).
Se si sceglie di andare a piedi, dopo circa 500m dalla deviazione di cui sopra, si vede sulla sinistra un crinale da salire, che porta ad un sentiero molto bello e panoramico all'inizio, poi imerso in un bosco meraviglioso, che in circa un'ora, vi porterà a Les Planards o a Les Bois e poi a Chamonix.
Se si è scelto di prendere il trenino di Montenvers, proprio nel luogo dove ci si toglie gli sci, è possibile la visita alla famosa grotta di ghiaccio sotto la Mer de Glace.
A partire dal 1946 ogni anno, un gruppo di volontari scava sotto il ghiacciaio con un lavoro di circa tre mesi, e ricava un appartamento del XIX secolo completo, con salone, cucina e camere.
Il percorso è molto interessante perchè consente di ammirare i cristalli rinvenuti negli anni dai ricercatori di minerali del massiccio del Monte Bianco, e di vedere da vicino la base del ghiacciaio dal suo interno, arricchito da giochi di luci molto belle realizzate per mettere in evidenza trasparenze e bolle d'aria.
Per prendere il treno si deve fare una risalita di circa 30 minuti, per un sentiero panoramico e ben costruito, al termine del quale si sale su una piccola funicolare che porta alla stazione di Montenvers. Qui è presente anche un posto di ristoro, ma per chi desidera anche un ristorante con specialità della Savoia al Grand Hôtel du Montenvers, costruito nel 1880, un posto che vale la pena di provare anche solo per l'atmosfera ancora d'epoca.
Nello spazio antecedente la stazione, c'è un piazzale con una vista spettacolare sulla Mer de Glace e sulla vetta dei Dru.
La ferrovia Chamonix-Montenvers è una ferrovia a cremagliera che in un percorso di 5.1 km porta dalla stazione di Chamonix (1.042 m), raggiunge Montenvers (1.913 m), in un tragitto di circa venti minuti.
Venne progettata alla fine del XIX secolo a scopo turistico, inaugurata il 29 maggio del 1909 con trazione a vapore, poi trasformata in linea elettrica nel 1954. Alla stazione di Chamonix è in mostra un esemplare restaurato della locomotiva a vapore.
Una osservazione importante: qualora intendiate prendere il trenino informatevi prima di partire (ad esempio sul sito ufficiale di Chamonix) se è già in funzione, normalmente viene attivato intorno a metà marzo, ma molto dipende dalle situazioni atmosferiche e di innevamento.